La storia
Alle origini della storia del Conservatorio “N. Piccinni” di Bari è la figura di Giovanni Capaldi (1889-1969 ) musicista, pubblicista e critico musicale barese che, per la prima volta in Puglia, portò a termine con grande determinazione la fondazione di un istituto musicale privato dedicato al celebre compositore e operista barese Niccolò Piccinni.
Il 14 maggio 1925 la “Gazzetta di Puglia” annunciava l’inaugurazione della sede, collocata in Via Melo in centro città, alla presenza delle autorità e del direttore onorario dell’istituto il M.° Amilcare Zanella (direttore del Liceo Musicale G. Rossini di Pesaro). Per l’occasione giunsero messaggi di felicitazioni da Pietro Mascagni, Umberto Giordano, dal celebre organista Ulisse Mattei; elogi ed attestazioni di stima furono espresse anche da Ildebrando Pizzetti e da Francesco Cilea. Primo direttore fu lo stesso fondatore, fino al 1933. In breve il giovanissimo Istituto raggiunse ottimi risultati sia nel settore specifico della didattica che nel comparto organizzativo, supportato dal Comune di Bari e dall’Amministrazione provinciale, come attestano le congratulazioni inviate nel 1929 dal grande didatta Florestano Rossomandi. Fra i primi didatti che condussero all’affermazione dell’istituto ricordiamo la celebre Gioconda De Vito alla cattedra di violino, Italo Delle Cese per la classe di armonia e contrappunto, Don Cesare Franco alla classe di armonia complementare, Nicola Costa per il pianoforte principale.
Nel 1932 l’istituto divenne proprietà di un consorzio costituito dall’Amministrazione Provinciale, dal Comune di Bari e dal Consiglio Provinciale dell’Economia: da questo momento si trasformò in Liceo Musicale. Il 1 febbraio 1934 la direzione fu affidata al giovane e valente M.° Pasquale La Rotella, compositore e direttore d’orchestra e nel 1937 il liceo ottenne il pareggiamento ai Conservatorio Musicali statali. Risorto a fatica dalle rovine della guerra che lo aveva confinato in locali di fortuna, nel 1957 il Liceo si trasferì nell’attuale sede, villa Lindemann (ex Bucciero), con annesso parco dell’estensione di 10.000 metri quadrati, e nel 1959 si trasformò in Conservatorio di Musica di Stato (il 14° a sorgere in Italia), con approvazione della convenzione recepita con legge formale nel 1962.
Gli insegnamenti impartiti, che nel 1932 erano 11, ed erano passati a 27 nel 1937, raggiunsero le 48 discipline ordinarie. Protagonista del passaggio da Liceo a Conservatorio fu il Maestro Nino Rota, qui docente di fuga e composizione nel 1950 e dallo stesso anno Direttore, ruolo che ricoprì fino al 1976. In seguito hanno ricevuto l’incarico di Direzione i Maestri Giovanni Antonioni (fino al 1982), Ferdinando Sarno (fino al 1987), Raffaele Squicciarini (fino al 1989) Marco Renzi (dal 1989 al 2010), Francesco Monopoli (fino al 2012), Gianpaolo Schiavo (fino al 31 ottobre 2019) e Corrado Roselli, Direttore attualmente in carica. Riccardo Muti, che fu certamente il più illustre degli allievi del Conservatorio di Bari al tempo di Nino Rota, è oggi Direttore onorario dell’istituzione.
La sede del Conservatorio venne ampliata nel 1966 con la costruzione della Scuola Media annessa e nello stesso anno venne dato inizio ai lavori nel perimetro di Villa Lindemann per la costruzione, a cura della Provincia di Bari, del grande Auditorium intitolato a Nino Rota, lavori protratti sino al 1981, anno della inaugurazione e della sua entrata in funzione. Nel 1968 la sede venne dotata della Biblioteca e nell’ottobre del 1971 sorse, per volontà dell’allora direttore Nino Rota la sezione staccata di Monopoli, attualmente sede autonoma di un nuovo conservatorio intitolato al Maestro. Nel 2009 è stato completato un nuovo plesso di aule ed è iniziata la ristrutturazione dell’Auditorium ormai chiuso al pubblico dal 1992. Infine, per circa dieci anni (1998 – 2010), grazie ad un protocollo d’intesa con il Comune di Bari, il Conservatorio ha potuto vantare una sede prestigiosa nel cuore del borgo antico della città, proprio nella restaurata casa natale del compositore a cui è intitolato: Casa Piccinni, attivando un centro internazionale di ricerche musicali e un museo della musica.
Il Conservatorio N. Piccinni di Bari, negli ultimi 40 anni, ha visto progressivamente aumentare sia il numero degli iscritti che il numero dei docenti: attualmente conta circa 1600 studenti (numero aggiornato all’anno accademico 2009 -2010), mentre 204 sono i docenti in servizio. L’offerta formativa è ampia e articolata secondo le indicazioni della Legge di riforma degli studi musicali varata nel 1999. A partire dal 2006 sono stati istituiti master universitari di primo livello in collaborazione con la Regione Puglia.
Bibliografia: La Musica a Bari. Dalle cantorie medievali al Conservatorio N. Piccinni. A cura di Marco Renzi e Dinko Fabris.Bari, Levante, 1993.