6 - 9/11/2021
ore
Valentino Zucchiatti
Auditorium "Nino Rota" - Saletta
Masterclass di Fagotto
Masterclass di Fagotto - Il reperorio d'orchestra
VALENTINO ZUCCHIATTI
Sabrina Rotondi, acompagnatore al pianforte
Iscrizione con il modello scaricabile a questo link http://www.consba.it/it/2722/masterclass
9 novembre 2021 - ore 20.00
CONCERTO conclusivo della masterclass
Prenotazione obbligatoria scrivendo alla mail: eventiconservatoriopiccinni@gmail.com
Apertura delle porte alle ore 19.15 per consentire lo svolgimento del protocollo anti-Covid
DIPARTIMENTO DI STRUMENTI A FIATO
Coordinamento del progetto a cura di Michele Dilallo
La passione per la musica classica nasce in Valentino Zucchiatti non appena, a sei anni, arrampicandosi sulla vetrina, da solo impara ad usare il sintonizzatore di una vecchia radio a valvole e si cerca le stazioni in onda lunga che la trasmettono.
Ricorda ancora la magia di quei luoghi lontani: Zagreb, Bucuresti, Moscow, Berlin, Tirana, London e l’occhio verde della radio che si illuminava quando il segnale era pieno e iniziavano delle trasmissioni di concerti e sinfonie.
Ricorda ancora la magia di quei luoghi lontani: Zagreb, Bucuresti, Moscow, Berlin, Tirana, London e l’occhio verde della radio che si illuminava quando il segnale era pieno e iniziavano delle trasmissioni di concerti e sinfonie.
Tale passione viene alimentata nell’infanzia da maestri di organo amatoriali pieni di entusiasmo e passione, dopolavoristi ferroviari che gli prestavano i loro strumenti, maestri di banda che trascrivevano musica in una cornice paesana dove lo studio della musica o il cantare in coro erano comunque un valore anche tra i ragazzi.
Inizia col Fagotto a 13 anni al Conservatorio di Udine coi maestri Vojko Cesar e Gilberto Grassi.
A 18 anni si sposta a Torino per studiare Matematica e incontra fortuitamente il Maestro Vincenzo Menghini che gli trasmette i concetti indispensabili per diventare professionista. Con lui si diploma col massimo dei voti e la lode.
A 23 anni l’Orchestra della Scala e il Maestro Riccardo Muti lo nominano primo fagotto.
In seguito studia ancora: con Bernard Garfield a Philadelphia, esperienza utile per l’autentico atteggiamento professionale-pragmatico senza fronzoli, e ad Amsterdam con Brian Pollard, personaggio istrionico e carismatico, senza dubbio il più grande artista tra i suonatori di fagotto.
Ha svolto attività solistica anche in sale come il Musikverein di Vienna o la Suntory Hall di Tokyo.
Adora la musica da camera che gli consente di incontrare musicisti eccezionali da tutto il mondo e frequentare capolavori eccelsi, in particolare quelli misti con fiati e archi.
Ama la musica antica con strumenti originali, suona un fagotto e un oboe da caccia copia di Eichentopf e uno dell’epoca classica copia di Grenser. Viene regolarmente invitato a tenere corsi e masterclasses nelle Hochschule di Stuttgart e Wurzburg, nell’Università Geidai di Tokyo e alla Wind Academy di Hamamatsu.
Attualmente insegna nelle Università di Maastricht e Colonia.
Ogni giorno ringrazia il cielo per aver fatto del proprio hobby la sua professione e quotidianamente si applica per mantenere la spinta passionale originaria e lo spirito amatoriale.